mercoledì 5 marzo 2008

Cibo,gioco e divertimento..

Sabato sera.Doppio compleanno.Festa singola con cena singolare che ha ulteriormente definito le già ben note qualità dello chef della Masseria Cariello Nuovo, e ha messo in luce il suo enorme estro,non solo per la scelta del piatto da proporre e la sua presentazione, ma anche per la cura estetica e la scenografia, risultate davvero uniche.
Ad ogni portata si veniva catapultati in un'atmosfera nuova, del tutto diversa dalla precedente; la curiosità era stimolata all'ennesima potenza, per questo motivo, come Dante con Virgilio, mi sono affidata totalmente al "maestro" e,gustando quei piccoli capolavori, mi sono fatta guidare in quel percorso culinario che mi avrebbe portato all'esplorazione dell'Empireo.
La tavola acquisisce una connotazione ludica che permette al convitato di interagire attivamente con ciascun piatto e, al tempo stesso, gli lancia una sfida, invitandolo ad osare fino in fondo presentando delle pietanze nelle quali, alla soddisfazione delle papille, si aggiungono provocazione e divertimento, in un quadro finale di estrema completezza.
Girandole dai mille colori,coriandoli ed altalene,sapori nuovi e noti..dolci,speziati,stuzziacanti misti a sorrisi,stupore e consensi; il gioco si ripete finchè ogni dono non è stato "scartato" e, compiacendosi per la sorpresa, si torna un po' bambini, con quel senso si leggerezza e spensieratezza.
Sucessivamente lo svago cambia forma, siamo di fronte ad una scacchiera.Un nuovo guanto di sfida viene lanciato: cosa e come scegliere? La selezione della pedina da "mettere in gioco" diventa l'obiettivo principale;in principio il gusto personale muove la mano e si aspetta la contromossa che arriva immediata:pietanze tipiche miste a sapori insoliti,abbinamenti nuovi, uno "scacco matto" di piacere che stravolge il pensiero iniziale e spinge alla replica, soddisfacendo tutti quanti, anche i palati più suscettibili.
In quessto costante contrasto tra innovazione, sobrietà e stravaganza, si colloca l'ultimo antipasto (non limitato a queste 3 portate), secondo me la vera rappresentazione iconografica di "Bisturi & forchette", la sua sintesi perfetta. Lo stupore e la meraviglia suscitati dall'inusuale abbinamento e l'allegra nota cromatica, creano un interesse tale da stimolare l'assaggio: un sapore delicato contornato da accenti che spezzano e, al contempo, esaltano il sapore predominante abase di formaggio, ottenendo un risultato decisamente gradevole.
Ho già scritto e sottolineato le qualità culinarie della Masseria, ma ho ritenuto opportuno ribadire il concetto già espresso, con l'aggiunta di foto atte a dimostrare la veridicità delle mie parole. Ora sta a voi provare, verificare, giudicare e..darmi ragione. Qui, l'estetica del gusto non è un'utopia, ma una tangibile realtà.

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